Lá pelos seis minutos.
É, amigo…
È vero, hanno assunto sostanze stupefacenti; travolti dal successo hanno vissuto anni scapestrati e disinibiti; in un eccesso di spacconeria hanno detto persino di essere più famosi di Gesù; si sono divertiti a lanciare messaggi misteriosi – perfino satanici stando a improbabili esegeti – assecondando voci e leggende metropolitane sulla loro vita e anche sulla presunta morte di uno di loro; certo non sono stati il migliore esempio per i giovani del tempo, ma neppure il peggiore. Tuttavia ascoltando le loro canzoni tutto questo appare lontano e insignificante. A quarant’anni dal turbolento scioglimento dei Beatles – ufficializzato il 10 aprile 1970, ma di fatto avvenuto l’anno precedente, al termine delle registrazioni di Abbey Road – restano come gioielli preziosi le loro bellissime melodie che hanno cambiato per sempre la musica leggera e continuano a regalare emozioni.
Assim começa o texto publicado no fim de semana pelo L’Osservatore Romano, o veículo oficial do Vaticano, que finalmente absolve os Beatles de seus pecados. Se isso é uma tentativa de se popularizar ante às acusações de pedofilia, acho que a santassé tá saindo tarde demais pra briga.
Uma mensagem de Sarah Silverman: